



Il Casato
Tradizione ed eccellenza italiane celebrate con la linea de “Il Casato”. Un’affascinante storia che racconta sentori, armonie e profumi di una delle regioni più vocate alla vitivinicoltura. Il viaggio de Il Casato inizia dalla Val d’Adige con un elegante Pinot Grigio Valdadige DOC e prosegue tra le colline dell’Alta Grave Friulana con un Sauvignon Blanc aromatico. Si aggiungono alla linea un Pinot Grigio delle Venezie DOC Rosé e un Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT.




TEROLDEGO VIGNETI DELLE DOLOMITI IGT
Questo vino nasce da uve di grandissima qualità e da un attento processo di vinificazione, studiato per ottenere un Teroldego autentico, di grande bevibilità, capace di mantenere le sue caratteristiche. Fermentazione in vasche di acciaio ad una temperatura di 22 -24° C.
Abbinamenti e servizio
Arrosti di carne rosse e formaggi stagionati.
Riconoscimenti
Il Casato Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT 2019:
IWSC 2020 – Bronzo
CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES 2020 -Argento
LUCA MARONI – 96 Punti
IL CASATO PINOT GRIGIO – UNA STORIA DI PASSIONE
“Il mio legame con la vigna comincia da piccolissimo, quando i miei nonni mi portavano con loro nelle passeggiate in campagna a Roverè della Luna. Fu durante una di queste che un giorno d’autunno mossi i primi passi verso il mondo del vino e l’attaccamento alla campagna ha segnato tutta la mia infanzia. Quando mi sono trovato di fronte alla scelta delle scuole superiori non ho avuto dubbi: il prestigioso Istituto Agrario di San Michele all’Adige che, fondato nel 1874, aveva formato i più grandi enologi di tutta Europa.
Diplomato nel 1991, poco dopo è iniziata la mia avventura da Schenk Italia a Ora. Da allora sono passati 28 anni di vigna, di cantina e di dedizione all’azienda, che mi hanno cambiato e cresciuto, sotto l’aspetto umano e lavorativo. In questo lungo periodo ho viaggiato molto, visitando cantine e vigneti in tutta Europa, entrando in contatto con numerose realtà e coltivando il desiderio di produrre un mio vino, legato al mio territorio. che esprimesse la mia personalità e il mio bagaglio di vita.
Si narra da tempi antichi dei fiorenti vigneti di Roverè della Luna disposti lungo il Rio Favogna, al confine tra Trentino e Alto Adige. Un territorio con un clima e un terreno ideali, culla del Pinot Grigio, vino che ha conquistato il mondo. Qui è nato il progetto: con un impianto di coltivazione in forma filare a spalliera, dal mio paese natale è nata l’avventura del nuovo Pinot Grigio, Il Casato.
Ho seguito scrupolosamente le fasi fenologiche della vite e, mentre i germogli delle vigne lasciavano spazio alle foglie verdi, sono iniziate le ricerche per la realizzazione della bottiglia. Con il grafico e la vetreria, ho identificato il vetro giusto, il colore, la capsula, l’etichetta. La bottiglia scelta è la bordolese imperiale, dal corpo conico e ben proporzionato, che ha nome e forma ideali per contenere un vino dalle caratteristiche importanti. Il colore è quello del vetro puro, per permettere di vedere le sfaccettature del vino, e le nuance chiare dell’etichetta esprimono l’essenza del Casato: nascita, innovazione, fiducia e purezza. A completarla un elemento che richiama la natura: la semplicità della foglia di vite.
Il tempo scorre. Arriva l’autunno ed è ora di controllare la maturità degli acini e il giusto equilibrio tra zuccheri e acidità, aspetti fondamentali per ottenere un prodotto di eccellente qualità. A metà settembre i grappoli hanno raggiunto il punto ideale di maturazione e la vendemmia ha avuto inizio. La passione per il vino e la mia terra non si è esaurita. Anzi. Quest’anno si è arricchita di tre nuove etichette che portano il nome di altrettanti prestigiosi vitigni: un Sauvignon Blanc aromatico delle colline dell’Alta Grave Friulana, una Schiava dalle tenui sfumature rosate della valle dell’Adige e un Teroldego dal bouquet fruttato con chiare note di frutti rossi”
Egidio Finazzer, Agronomo di Schenk Italia Wineries
PINOT GRIGIO DELLE VENEZIE ROSÉ DOC
Le uve, raccolte a mano i primi giorni di settembre, sono coltivate tra basso Trentino e Veneto. Utilizziamo vitigni allevati tra la zona di fondo valle e zona collinare, dove l’elevata escursione termica tra giorno e notte porta ad ottenere un ottimo livello di maturazione. Le uve vengono sottoposte ad una soffice pressatura, per ottenere un mosto che rimane a contatto con gli acini per circa 8 ore e conferire al liquido colore e profumo. Segue la fermentazione alcolica con lieviti selezionati a temperatura controllata di circa 16°-18°C. Al termine della quale si procede con l’affinamento sugli stessi lieviti per circa 2 mesi, per conferire al vino corpo e rotondità.
Vino dal colore rosa tenue con riflessi ramati e dai piacevoli sentori di frutta rossa come ciliegia, mirtillo e lampone. Al palato possiamo apprezzare la sua mineralità, la sua ampiezza ed equilibrio.
Abbinamenti e servizio
Ottimo con antipasti leggeri, sushi, zuppa di pesce, carni bianche e baccalà. Temperatura di Servizio: 8°-10°C
Riconoscimenti
Il Casato Pinot Grigio delle Venezie Rosé DOC 2021:
LUCA MARONI – 97 Punti
Il Casato Pinot Grigio delle Venezie Rosé DOC 2020:
CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES 2021 – Gran Medaglia d’Oro
LUCA MARONI – 97 Punti
GILBERT ET GAILLARD 2021 – Argento
IWSC 2021 – Bronzo
IWC 2021 – Bronzo
THE DRINK BUSINESS GLOBAL ROSÉ MASTERS 2021 – Oro
CONCOURS MONDIAL DE BRUXELLES Food & Rosé Selection – Best rosé wines for cheese
VINUM WORLD OF ROSÉ 2021 – BEST OF APPELLATIONS
DECANTER 2021 – Bronzo
IL CASATO – UNA STORIA DI PASSIONE
“Il mio legame con la vigna comincia da piccolissimo, quando i miei nonni mi portavano con loro nelle passeggiate in campagna a Roverè della Luna. Fu durante una di queste che un giorno d’autunno mossi i primi passi verso il mondo del vino e l’attaccamento alla campagna ha segnato tutta la mia infanzia. Quando mi sono trovato di fronte alla scelta delle scuole superiori non ho avuto dubbi: il prestigioso Istituto Agrario di San Michele all’Adige che, fondato nel 1874, aveva formato i più grandi enologi di tutta Europa.
Diplomato nel 1991, poco dopo è iniziata la mia avventura da Schenk Italia a Ora. Da allora sono passati 28 anni di vigna, di cantina e di dedizione all’azienda, che mi hanno cambiato e cresciuto, sotto l’aspetto umano e lavorativo. In questo lungo periodo ho viaggiato molto, visitando cantine e vigneti in tutta Europa, entrando in contatto con numerose realtà e coltivando il desiderio di produrre un mio vino, legato al mio territorio. che esprimesse la mia personalità e il mio bagaglio di vita.
Si narra da tempi antichi dei fiorenti vigneti di Roverè della Luna disposti lungo il Rio Favogna, al confine tra Trentino e Alto Adige. Un territorio con un clima e un terreno ideali, culla del Pinot Grigio, vino che ha conquistato il mondo. Qui è nato il progetto: con un impianto di coltivazione in forma filare a spalliera, dal mio paese natale è nata l’avventura del nuovo Pinot Grigio, Il Casato.
Ho seguito scrupolosamente le fasi fenologiche della vite e, mentre i germogli delle vigne lasciavano spazio alle foglie verdi, sono iniziate le ricerche per la realizzazione della bottiglia. Con il grafico e la vetreria, ho identificato il vetro giusto, il colore, la capsula, l’etichetta. La bottiglia scelta è la bordolese imperiale, dal corpo conico e ben proporzionato, che ha nome e forma ideali per contenere un vino dalle caratteristiche importanti. Il colore è quello del vetro puro, per permettere di vedere le sfaccettature del vino, e le nuance chiare dell’etichetta esprimono l’essenza del Casato: nascita, innovazione, fiducia e purezza. A completarla un elemento che richiama la natura: la semplicità della foglia di vite.
Il tempo scorre. Arriva l’autunno ed è ora di controllare la maturità degli acini e il giusto equilibrio tra zuccheri e acidità, aspetti fondamentali per ottenere un prodotto di eccellente qualità. A metà settembre i grappoli hanno raggiunto il punto ideale di maturazione e la vendemmia ha avuto inizio. La passione per il vino e la mia terra non si è esaurita. Anzi. Quest’anno si è arricchita di tre nuove etichette che portano il nome di altrettanti prestigiosi vitigni: un Sauvignon Blanc aromatico delle colline dell’Alta Grave Friulana, un Pinot Grigio delle Venezie dalle tenui sfumature rosate e un Teroldego dal bouquet fruttato con chiare note di frutti rossi.”
Egidio Finazzer, Agronomo di Schenk Italia Wineries
SAUVIGNON BLANC FRIULI DOC
In seguito alla raccolta, a metà settembre, le uve vengono sottoposte ad un processo di macerazione a freddo, seguito dalla fermentazione che avviene in botti di acciaio ad una temperatura controllata intorno ai 12-14 °C. Vino di colore giallo verdolino e dal bouquet delicato ed aromatico, con note fruttate e sentori di salvia e sambuco. Al palato si presenta ricco ed elegante e caratterizzato da un finale persistente.
Abbinamenti e servizio
Ottimo accompagnamento per piatti vegetariani o a base di pesce, risotti ai frutti di mare e pesce al forno. Temperatura di servizio compresa tra i 12°-14°C.
Riconoscimenti
Il Casato Sauvignon Blanc Friuli Doc 2020:
LUCA MARONI – 97 Punti
BERLINER WEIN TROPHY 2021 – Oro
IL CASATO – UNA STORIA DI PASSIONE
“Il mio legame con la vigna comincia da piccolissimo, quando i miei nonni mi portavano con loro nelle passeggiate in campagna a Roverè della Luna. Fu durante una di queste che un giorno d’autunno mossi i primi passi verso il mondo del vino e l’attaccamento alla campagna ha segnato tutta la mia infanzia. Quando mi sono trovato di fronte alla scelta delle scuole superiori non ho avuto dubbi: il prestigioso Istituto Agrario di San Michele all’Adige che, fondato nel 1874, aveva formato i più grandi enologi di tutta Europa.
Diplomato nel 1991, poco dopo è iniziata la mia avventura da Schenk Italia a Ora. Da allora sono passati 28 anni di vigna, di cantina e di dedizione all’azienda, che mi hanno cambiato e cresciuto, sotto l’aspetto umano e lavorativo. In questo lungo periodo ho viaggiato molto, visitando cantine e vigneti in tutta Europa, entrando in contatto con numerose realtà e coltivando il desiderio di produrre un mio vino, legato al mio territorio. che esprimesse la mia personalità e il mio bagaglio di vita.
Si narra da tempi antichi dei fiorenti vigneti di Roverè della Luna disposti lungo il Rio Favogna, al confine tra Trentino e Alto Adige. Un territorio con un clima e un terreno ideali, culla del Pinot Grigio, vino che ha conquistato il mondo. Qui è nato il progetto: con un impianto di coltivazione in forma filare a spalliera, dal mio paese natale è nata l’avventura del nuovo Pinot Grigio, Il Casato.
Ho seguito scrupolosamente le fasi fenologiche della vite e, mentre i germogli delle vigne lasciavano spazio alle foglie verdi, sono iniziate le ricerche per la realizzazione della bottiglia. Con il grafico e la vetreria, ho identificato il vetro giusto, il colore, la capsula, l’etichetta. La bottiglia scelta è la bordolese imperiale, dal corpo conico e ben proporzionato, che ha nome e forma ideali per contenere un vino dalle caratteristiche importanti. Il colore è quello del vetro puro, per permettere di vedere le sfaccettature del vino, e le nuance chiare dell’etichetta esprimono l’essenza del Casato: nascita, innovazione, fiducia e purezza. A completarla un elemento che richiama la natura: la semplicità della foglia di vite.
Il tempo scorre. Arriva l’autunno ed è ora di controllare la maturità degli acini e il giusto equilibrio tra zuccheri e acidità, aspetti fondamentali per ottenere un prodotto di eccellente qualità. A metà settembre i grappoli hanno raggiunto il punto ideale di maturazione e la vendemmia ha avuto inizio. La passione per il vino e la mia terra non si è esaurita. Anzi. Quest’anno si è arricchita di tre nuove etichette che portano il nome di altrettanti prestigiosi vitigni: un Sauvignon Blanc aromatico delle colline dell’Alta Grave Friulana, una Schiava dalle tenui sfumature rosate della valle dell’Adige e un Teroldego dal bouquet fruttato con chiare note di frutti rossi.”
Egidio Finazzer, Agronomo di Schenk Italia Wineries
PINOT GRIGIO VALDADIGE DOC
Il mosto, ottenuto da uve di Pinot Grigio della Valdadige, viene vinificato in bianco e fermentato in tank di acciaio a temperatura controllata (16°-18° C). Di colore giallo paglierino, il vino è caratterizzato da un profumo fruttato e floreale intenso e persistente, con sentori di mela golden, litchi e note di fieno. Al palato è secco, di grande carattere ed elegante, e presenta un buon equilibrio tra corpo e acidità.
Abbinamenti e servizio
Ideale come aperitivo e in accompagnamento a salumi e formaggi, risotti, pesce e carni bianche. Temperatura di servizio compresa tra i 10° e i 12° C.
Riconoscimenti
Il Casato Pinot Grigio Valdadige DOC 2021:
LUCA MARONI 2022 – 96 Punti
BERLINER WEIN TROPHY 2022 – Oro
Il Casato Pinot Grigio Valdadige DOC 2020:
LUCA MARONI 2021 – 96 Punti
IWSC 2021 – Argento
IWC 2021 – Argento
GLOBAL PINOT GRIGIO MASTERS 2021 – Argento
DECANTER 2021 – Bronzo
IL CASATO PINOT GRIGIO – UNA STORIA DI PASSIONE
“Il mio legame con la vigna comincia da piccolissimo, quando i miei nonni mi portavano con loro nelle passeggiate in campagna a Roverè della Luna. Fu durante una di queste che un giorno d’autunno mossi i primi passi verso il mondo del vino e l’attaccamento alla campagna ha segnato tutta la mia infanzia. Quando mi sono trovato di fronte alla scelta delle scuole superiori non ho avuto dubbi: il prestigioso Istituto Agrario di San Michele all’Adige che, fondato nel 1874, aveva formato i più grandi enologi di tutta Europa.
Diplomato nel 1991, poco dopo è iniziata la mia avventura da Schenk Italia a Ora. Da allora sono passati 28 anni di vigna, di cantina e di dedizione all’azienda, che mi hanno cambiato e cresciuto, sotto l’aspetto umano e lavorativo. In questo lungo periodo ho viaggiato molto, visitando cantine e vigneti in tutta Europa, entrando in contatto con numerose realtà e coltivando il desiderio di produrre un mio vino, legato al mio territorio. che esprimesse la mia personalità e il mio bagaglio di vita.
Si narra da tempi antichi dei fiorenti vigneti di Roverè della Luna disposti lungo il Rio Favogna, al confine tra Trentino e Alto Adige. Un territorio con un clima e un terreno ideali, culla del Pinot Grigio, vino che ha conquistato il mondo. Qui è nato il progetto: con un impianto di coltivazione in forma filare a spalliera, dal mio paese natale è nata l’avventura del nuovo Pinot Grigio, Il Casato.
Ho seguito scrupolosamente le fasi fenologiche della vite e, mentre i germogli delle vigne lasciavano spazio alle foglie verdi, sono iniziate le ricerche per la realizzazione della bottiglia. Con il grafico e la vetreria, ho identificato il vetro giusto, il colore, la capsula, l’etichetta. La bottiglia scelta è la bordolese imperiale, dal corpo conico e ben proporzionato, che ha nome e forma ideali per contenere un vino dalle caratteristiche importanti. Il colore è quello del vetro puro, per permettere di vedere le sfaccettature del vino, e le nuance chiare dell’etichetta esprimono l’essenza del Casato: nascita, innovazione, fiducia e purezza. A completarla un elemento che richiama la natura: la semplicità della foglia di vite.
Il tempo scorre. Arriva l’autunno ed è ora di controllare la maturità degli acini e il giusto equilibrio tra zuccheri e acidità, aspetti fondamentali per ottenere un prodotto di eccellente qualità. A metà settembre i grappoli hanno raggiunto il punto ideale di maturazione e la vendemmia ha avuto inizio. La passione per il vino e la mia terra non si è esaurita. Anzi. Quest’anno si è arricchita di tre nuove etichette che portano il nome di altrettanti prestigiosi vitigni: un Sauvignon Blanc aromatico delle colline dell’Alta Grave Friulana, una Schiava dalle tenui sfumature rosate della valle dell’Adige e un Teroldego dal bouquet fruttato con chiare note di frutti rossi”.
Egidio Finazzer, Agronomo di Schenk Italia Wineries